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Nel
seguente tema si tratterà di descrivere, in una maniera molto generale, le
situazione che vivono le principali lingue e dialetti nell'Italia. Non faremo nessuna distinzione semantica tra dialetto e lingua.
La lingua
ufficciale in tutta l'Italia è l'italiano. Nel Trentino Alto-Adige il
tedesco è co-ufficiale, ma la gente di lì parla il hochdeutsch (alto
tedesco), che è molto differente dal tedesco letterario. Nella Val
d'Aosta si parla un dialetto francoprovenzale (o patois francoprovenzale) e il dialetto piemontese; le lingue ufficiali
nella Val d'Aosta sono l'italiano e il francese. Nel Friuli
troviamo che il friulano si insegna nelle scuole.
I dialetti italiani si dividono in dieci
gruppi:
1.
Dialetti gallo-italici.
2. Dialetti veneti.
3. Dialetti toscani. (La
Toscana amministrativa è più estensa).
4. Dialetti centro-maridionali (Umbria,
Lazio, la Campania,
Abruzzo, parte della Puglia, parte della Calabria e parte della Basilicata).
5. Dialetti meridionali estremi (zona
meridionale della Calabria,
della Puglia, la Sicilia e la Sardegna. Il sardo si
divide allora in tre grandi
dialetti o sottogruppi: il campidano, il logudorese e il gallurese (gallurese > dialetti fratelli dei toscani).
6.
Dialetti franco-provenzali. In queste zone sono trilingue: franco-provenzale,
francese e italiano. Un esempio
chiaro sarebbe la Val d'Aosta.
7. Dialetti provenzali.
8. Dialetti ladini. Si
distingue il ladino di tipo dolomitico e il ladino di
tipo friulano.
9. Dialetti sloveni. (Nella
provincia di Gorizia).
10. Dialetti tedeschi.
In Italia
ci sono circa quatrocentomila persone che non parlano l'italiano come lingua
prima. In Italia anche ci sono altre minoranze linguistiche come le
minoranze albanese, le minoranze greche (con due tipi ben
differenziati) e le minoranze croate.
È curioso significare che esistono dialetti
liguri (che sono stati formati nel secolo XVIII da gente che era fuggita da
Tabarca (Africa)) in due isolette: Carloforte e Calasetta, in Tabarchino
(Liguria). Corsica, attualmente, forma parte politica della
Francia, ma si parla il corso, che è un dialetto sorgito del toscano
principalmente, a eccezione della parte meridionale della isola dove il
dialetto è di tipo sardo-corso; nella parte restante è di tipo toscano o
corso-toscano. È anche curioso il fatto che due popolazioni toscane, come sono Antona
e Bedizano abbiano un sentimento di identificazione corso.
Finalmente
e per concludere, è importante vedere le linie o rige che marcano le principale
frontiere dialettale. La linea di La Spezia-Rimini e di Roma-Ancona
dividono in tre zone dialettali l'Italia.
Psicologia dei personaggi dei "Promessi sposi"
Intervista all'artista Giuseppe Carnevale
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Ciao Ettore,
ResponderEliminaroggi mi ha sorpreso con questo articolo. Italiano è una lingua che mi piace ascoltare e non sapere che ci fossero così tanti dialetti come descriviamo.
Saluti
Grazie mille, Francesco!
EliminarIl plurilinguismo d'Italia è uno dei suoi numerosi attrattivi. L'Italia, la sua storia, la sua gente e anche la melodica lingua italiana sono accattivanti.
Arrivederci!
Èttore Castro
E vivono tutti insieme in Pace.
ResponderEliminarGli italiani costituiscono un grande popolo.
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